La proprietà aveva acquistato un insieme di trulli e lamie del 1700 e un forno esterno in pietra (sembra risalente alla fine del 1600) in completo stato di abbandono.
La volontà di preservare le forme e le tecniche costruttive originali, ci ha guidato conservando l’impianto planimetrico originale (trullo centrale con 2 lamie laterali) – pur dotandolo di confort moderni.

L’unità costruttiva modulare del trullo presenta una pianta di forma approssimativamente circolare, sul cui perimetro si imposta la muratura a secco di spessore molto elevato.

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Questa soluzione, ne fa un interessantissimo esempio “ante-litteram” di bioedilizia passiva, con rispetto e con un immenso lavoro di “cuci e scuci” si è ottenuto un risultato sobrio, ma con linee e scelte contemporanee.

Il restauro è stato possibile anche grazie al tramandarsi prezioso di tecniche costruttive che costituiscono un patrimonio ingegneristico e artistico che è proprio solo di alcuni maestri pugliesi (nel nostro caso il capo mastro maestro Cosimo Bembi).